Ticino e Grigioni

Il doppio ruolo di Borradori

Il commento di Veronica Alippi

  • 03.12.2012, 10:32
  • 01.06.2023, 19:13
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Efficace ed elegante. Nella sua carriera politica Marco Borradori con quel garbo un po’ ingenuo e un po’ sornione ma soprattutto con abilità, ha saputo schivare tutti o quasi tutti gli ostacoli, dribblare le situazioni più scabrose, per arrivare ad essere il politico più amato dai ticinesi alle cantonali del 2011. Ma sulla questione del ritiro dal governo potrebbe, inciampare davvero per la prima volta. E’ inutile girarci attorno : nel momento stesso in cui ieri è stata ufficializzata la sua candidatura, Borradori è diventato un membro del prossimo Municipio di Lugano.

Solo un cataclisma potrebbe togliergli la carica. Così nei prossimi mesi vivrà un doppio ruolo tanto virtuale quanto reale, ma soprattutto istituzionalmente poco opportuno. Lui stesso ne è conscio se è vero che la questione è stata al centro di accese riunioni con il suo presidente , che invece vuole aspettare e giocare all-in, puntare tutta la posta insomma sul piatto luganese. Come nel poker, Bignasca sa essere freddo e calcolatore, ma questa volta potrebbe rischiare più di altre. La sua strategia luganocentrica lascia l’impressione che a Bellinzona ci andrà il leghista che si ritroverà col due di picche alle comunali. Il meno amato in Città finirà insomma in Consiglio di Stato, che altro non è che il governo di tutti i ticinesi.

Avere successo è bello: la Lega lo sa. Da quando ha due ministri qualche risultato l’ha intascato. Ma il successo porta con sé anche più doveri. Bignasca e la Lega devono dimostrare di aver trovato il giusto equilibrio tra la fame di vittorie e le maggiori responsabilità. Per non far saltare il banco

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