Cronaca

Protesta No Tav, ex docente in aula

La protesta di due anni fa all'USI di Lugano contro il giudice italiano Giancarlo Caselli è sfociata in un rinvio a giudizio. I reati ipotizzati: dalla sommossa all'ingiuria

  • 3 gennaio 2014, 16:48
  • 6 giugno 2023, 13:06
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La protesta

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La protesta dei "No Tav" avvenuta a fine gennaio 2012 durante una conferenza all'USI dei giudici italiani Armando Spataro e Gian Carlo Caselli, è sfociata in un rinvio a giudizio dinanzi alla Corte delle Assise correzionali di Lugano. A processo andrà un cittadino straniero residente in Ticino ed ex docente.

L'atto d'accusa

Nei suoi confronti il procuratore generale John Noseda ipotizza i reati di sommossa, violenza o minaccia contro le autorità e i suoi funzionari. L’uomo, si legge nella nota del Ministero pubblico diramata venerdì, avrebbe danneggiato lo stabile dove si è svolto l'incontro, gettato fiale con sostanze irritanti nell'auditorium e si sarebbe scagliato contro gli agenti intervenuti per sedare il tumulto. In particolare ne avrebbe colpito uno sulla schiena con un'asta di bandiera.

L’ex insegnante è presunto colpevole anche del reato di ingiuria, poiché avrebbe aver diffuso dei volantini lesivi dell'onore del consigliere di Stato Norman Gobbi.

I motivi dell'azione

I manifestanti protestavano contro la presenza del procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli. Durante l'azione i militanti hanno esposto uno striscione contro l’arresto di 26 fiancheggiatori del movimento attivo in Val di Susa e contrario alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

Red. MM/Da.Pa.

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  • Il servizio di Francesca Torrani

    RSI Cronaca 03.01.2014, 18:44

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