La linea ferroviaria del San Gottardo è ancora chiusa e lo resterà probabilmente per diversi giorni dopo che ieri, poco prima delle 16.30, 150 metri cubi di roccia sono scesi dalla montagna e sono parzialmente finiti sui binari nei pressi di Gurtnellen. Stamane si è tenuto il primo sopralluogo degli esperti e nel primo pomeriggio le FFS terranno una conferenza stampa per illustrare tempi e modi del ripristino del traffico.
La frana si è verificata a poca distanza da quelle di marzo e del mese di giugno, quando lo scoscendimento era stato di portata nettamente superiore, 2'000-3'000 metri cubi, e un operaio era rimasto ucciso. L'asse da e per il Ticino era rimasto inutilizzabile per quattro settimane. Il meccanismo di sorveglianza predisposto in seguito ieri ha funzionato senza problemi: l'allarme automatico è scattato e i convogli sono stati fermati in tempo.
I danni visibili stavolta non sono molti: due grossi massi hanno travolto le reti metalliche di contenimento e colpito un pilone dell'alimentazione elettrica, rimasto comunque in piedi. La protezione verso valle è rimasta intatta.
Attualmente i treni a lunga percorrenza non circolano fra Arth-Goldau e Göschenen, gli InterRegio in direzione di Locarno, invece, fra Erstfeld e Göschenen. Sono sostituiti da bus, ma i tempi di percorrenza si allungano di un'ora. I passeggeri provenienti dalla zona di Basilea, Olten, Aarau e Berna e diretti a Milano sono invitati a preferire la linea del Lötschberg.
Gallery image - San Gottardo, linea ancora chiusa
Gallery video - San Gottardo, linea ancora chiusa