Jodie Foster tra thriller e ironia

Il mondo dello showbiz e dell’alta finanza sono i protagonisti affascinanti e repellenti di Money Monster di Jodie Foster.

Tutto avviene durante la trasmissione televisiva Money Monster condotta da un istrionico George Clooney che spiega Wall Street al grande pubblico farcendo le parole con balletti, effetti speciali, e invitando gli spettatori a combattere sempre per guadagnare indossando i guantoni da boxe. Alla regia del programma c’è una super efficiente Julia Roberts, legata da un rapporto di grande affetto e fiducia con Il presentatore con cui collabora da tempo.

Ma dopo pochi minuti della puntata live a cui assistiamo, irrompe in scena un ragazzo armato di pistola, che costringe Clooney ad indossare un giubbotto con dell’esplosivo. Il movente è la vendetta per avere messo l’eredità di sua madre in un investimento sbagliato consigliato da Money Monster. Da qui in poi l’azione si svolge in un’emozionante diretta televisiva coinvolgendo milioni di spettatori in tutto il mondo con continui colpi di scena che porteranno a scoprire perché sarebbero stati persi 800 milioni di euro: la colpa non è di un algoritmo incomprensibile e apparentemente infallibile.

La Foster - alla quarta prova dietro la macchina da presa – sceglie un thriller ad alto carico di ironia, con un pathos notevole che non cade mai nel sentimentalismo e con un ritmo serrato. Il finale non lascia spazio alla speranza né dal punto di vista umano, né da quello economico. Solo lo show must go on...

Francesca Felletti