Alcolismo, circa 1'600 vittime all'anno

Circa 1'600 persone tra i 15 e i 74 anni muoiono ogni anno in Svizzera a causa del consumo di alcol. In questa fascia di età, un decesso su 12 è infatti dovuto al bere eccessivo, indica lunedì l'Ufficio federale della sanità pubblica nel suo bollettino settimanale.

Le cause di mortalità legate all'alcol variano in funzione dell'età. I giovani sono minacciati in particolare dalle conseguenze fatali di un consumo eccessivo occasionale, quelli oltre i 45 anni dalla cirrosi epatica e gli ultra 55enni dalle affezioni cancerose.

Dei 1'600 decessi annuali, tre su cinque sono dovuti a un consumo abituale e gli altri a un forte consumo occasionale, si legge inoltre nel testo. Ma è tra i giovani dai 25 ai 35 anni che i decessi per alcol sono maggiori: uno su quattro. In questa classe d'età c'è soprattutto abuso episodico.

Un quarto degli uomini e delle donne bevono almeno una volta al mese fino all'ubriachezza, aumentando così il rischio di incidenti e ferite. Quanto al consumo cronico a rischio, ossia a partire da due bicchieri al giorno per le donne e quattro per gli uomini, esso aumenta con l'avanzare dell'età.

Complessivamente, gli uomini che muoiono per conseguenze legate al consumo d'alcool sono tre volte più numerosi che le donne. Il tasso di mortalità maschile è tuttavia restato pressoché costante dal 1997, attestandosi attorno al 10%. Invece, per quanto riguarda le donne, i decessi sono aumentati passando da poco più del 4% al 6%.

(Red. MM / txt / ats)

“È soprattutto fra i giovani adulti, tra i 25 e i 34 anni, che l’alcol produce il maggior numero di vittime in termini percentuali”: a spiegarlo è Jann Schumacher, vicedirettore di INGRADO, il servizio ticinese di cura dell'alcolismo e altre dipendenze. “In questa fascia di età sono soprattutto gli incidenti dovuti all’abuso di bevande alcoliche a causare la morte”, aggiunge, spiegando che la maggior parte di questi giovani consuma alcol in modo “occasionale e ricreativo”. Per questo, conclude, "c'è bisogno di un maggiore sforzo di prevenzione".