Mahony e O'Brien, cardinali in bilico

Ieri, prima di partire per Roma, il cardinale americano Roger Mahony è stato interrogato sotto giuramento per oltre tre ore a Los Angeles dagli avvocati di alcune vittime di violenze sessuali. "Il mio cuore è umiliato ma sereno", ha dichiarato.

Mahony ha dovuto spiegare perché non è intervenuto contro i preti pedofili denunciati nella sua diocesi quando era arcivescovo di Los Angeles, fra il 1985 e il 2011. Alla Chiesa di San Carlo Borromeo, ad Hollywood, è stata consegnata una petizione con 10'000 firme per chiedere che non partecipi al Conclave. Mahony non ha tuttavia nessuna intenzione di rinunciare, come ha ribadito ancora ieri su twitter.

Intanto anche il 74enne cardinale scozzese Keith O'Brien è stato criticato per "comportamenti inappropriati" risalenti a 33 anni fa, per i quali sono state chieste le sue dimissioni. Il capo della Chiesa cattolica di Scozia è accusato da tre preti e un ex sacerdote. Gli atti sono già stati trasmessi a Roma l'11 febbraio e la vicenda trova ampio spazio sia sull'Observer che sul Guardian. Due degli accusatori di O'Brien parlano rispettivamente di "attenzioni indesiderate" dopo una serata accompagnata da molto vino e di "contatti" durante le preghiere notturne.

Molto conservatore e spesso criticato per le sue dichiarazioni estremamente rigide nei confronti degli omosessuali, O'Brien, che dovrebbe andare in pensione fra un mese, è a sua volta atteso in Vaticano per il Conclave.