Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde, l’agenzia che realizza i lavori per la Regione Lombardia in vista in vista di Expo 2015, è stato arrestato giovedì per sospetta truffa e turbativa d’asta nell'ambito di appalti per il faraonico cantiere. Oggi, domenica, il governatore lombardo Roberto Maroni ha voluto rassicurare dicendo che i lavori per l’esposizione universale non si fermeranno nonostante lo scandalo. Con Rognoni sono finiti in manette il capo dell’ufficio gare e appalti, quattro avvocati, un dirigente e un ingegnere.
"Ci sono i sostituti"
“Da domani ci sarà chi sostituisce le persone che sono state interdette dall'inchiesta”, ha detto Maroni a margine di un incontro in vista dell'Expo. "Martedì riferirò in Consiglio e dirò alcune cose, degli approfondimenti che abbiamo fatto anche per quanto riguarda i controlli svolti dalla Regione", ha proseguito il governatore leghista, rallegrandosi per l'annunciata visita del premier Matteo Renzi sul cantiere.
ANSA/Da.Pa.