Arte e Spettacoli

Le Corrispondenze di Italo Valenti

A Casa Rusca di Locarno il percorso artistico e personale di Italo Valenti, morto ad Ascona nel 1995

  • 30.03.2024, 08:14
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Italo Valenti - Autoritratto, 1939, olio su tela, 43 x 34 cm

  • Archivio Italo Valenti, Mendrisio

Casa Rusca di Locarno dedica i suoi spazi a tracciare due percorsi storici, umani e artistici attorno all’opera di Italo Valenti, pittore italiano nato a Milano nel 1912 e morto ad Ascona nel 1995.
Corrispondenze. Italo Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno è il titolo della mostra inaugurata il 24 marzo e che sarà vistabile fino al 7 luglio 2024. L’esposizione, nel tracciare il percorso personale e artistico di Italo Valenti, approfondisce la conoscenza di due suoi sodalizi artistici e cioè: il primo riferito al periodo di soggiorno a Vicenza dall’inizio degli anni ‘30 ai primi anni ‘50 del secolo scorso e il secondo a Locarno fra gli anni ‘50 e gli ‘80. Investigati qui i legami umani e artistici, i rapporti di amicizia intensi e duraturi instaurati con amici artisti. Insomma un racconto intimo, ma anche poetico, attorno alla vita dell’artista attraverso l’esposizione di oltre 170 opere d’arte, scritti e componimenti in versi, realizzati dai maggiori esponenti del Novecento italiano e svizzero.

Veronica Provenzale, storica dell’arte e curatrice della mostra locarnese, nell’intervista a Alphaville parla del periodo vicentino:
«A Vicenza le persone con le quali ha più legato sono, da un lato, Neri Pozza, che all’epoca era ancora scultore e faceva parte di questo gruppo giovanile che lì si è creato. Neri Pozza, che poi è diventato anche editore. E poi Antonio Parolini, poeta, anche lui membro di questo gruppo di giovani artisti vicentini. Era un gruppo che si è creato in maniera molto spontanea. Era legato dall’amicizia che è proprio questo anche il filrouge che lega le due stagioni che vengono evocate nella mostra. Questa forte amicizia che lega tutti questi personaggi e che li spinge a creare a condividere arte, poesia e a scambiarsi testi e stimoli per decenni e tra l’altro anche quando i vari artisti si sposteranno rimarranno sempre in contatto tra di loro».

Per quanto riguarda l’ambiente artistico locarnese Veronica Provenzale ricorda che «a Locarno, chiaramente [Valenti] entra in un nuovo mondo e conosce Jean Arp, Hans Richter ma soprattutto sarà Ben Nicholson, che abitava sopra Brissago in quegli anni, a essere una figura molto importante per lui. Sarà Ben Nicholson che stimolerà Valenti a proseguire tra l’altro sulla via del collage. E poi anche Julius Bissier con Julius e sua moglie Lisbeth. Italo Valenti con la moglie ha veramente creato un legame anche speciale».

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Italo Valenti - Oleggio, 1978. Collage, 91 x 120 cm

  • Archivio Italo Valenti, Mendrisio

La mostra sonda i due sodalizi artistici, il primo attivo a Vicenza negli anni 1930-50 e il secondo nel Locarnese del trentennio successivo, e ne presenta le personalità artistiche più significative.
Negli anni Trenta nasce a Vicenza il primo sodalizio: giovani artisti e poeti uniti da forte amicizia e impegno per l’arte fra cui spiccano, oltre a Valenti, lo scultore, editore e incisore Neri Pozza e il poeta Antonio Barolini.
Una “gaia gioventù” che guarda al movimento di Corrente, punto di riferimento della cultura antifascista della fine degli anni ‘30, e caratterizzata da un desiderio di scoperta e sperimentazione artistica, in opposizione allo stile della “vecchia guardia” del Novecento.
Poi, all’inizio degli anni ‘50, Valenti approda in Svizzera, ad Ascona. Nel Locarnese scopre e si inserisce in una seconda cerchia artistica, nata attorno al complesso di atelier dello scultore Remo Rossi, che ospita personalità internazionali quali Jean Arp, Hans Richter, Fritz Glarner e Ingeborg Lüscher. Un contesto culturale che stimola una nuova stagione espressiva in Valenti, favorita dalla frequentazione e dall’amicizia con altri grandi maestri del ‘900 come Ben Nicholson e Julius Bissier.

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Ben Nicholson - March 1962, 1962, oilwash su carta, 22 x 31 cm

  • Collezione privata. Mostra Casa Rusca Locarno

Oltre alle opere di Italo Valenti, a Locarno si possono trovare in mostra opere di: Antonio Barolini, Bruno Canfori, Otello De Maria, Maurizio Girotto, Nerina Noro, Gastone Panciera, Neri Pozza; Jean Arp, Otto Bänninger, Max Bill, Julius Bissier, Anne De Montet, Fritz Glarner, Ingeborg Lüscher, Alberto Magnelli, Ben Nicholson, Hans Richter, Remo Rossi, Aline Valangin.

09:41

Corrispondenze

Alphaville 25.03.2024, 11:05

  • © Ti-Press/Samuel Golay
  • Lina Simoneschi Finocchiaro

La mostra è stata realizzata dal Museo Casa Rusca di Locarno in coproduzione con l’Archivio Italo Valenti di Mendrisio e in partenariato con l’Accademia Olimpica, il Museo Civico di Palazzo Chiericati, l’Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza e la Fondazione Remo Rossi di Locarno.

In appendice alla mostra si aggiungono un omaggio a Sergio Grandini (1924-2012), importante divulgatore culturale in Ticino, in Svizzera e a livello internazionale, e un significativo ricordo degli atelier creati dallo scultore Remo Rossi, con l’esposizione nella sinopia di opere e documenti della Fondazione Remo Rossi di Locarno.

20:00

Italo Valenti e il suo lirismo italo-ticinese (Vito Clabretta, Geronimo 21/06/2012)

Geronimo 21.06.2012, 02:00

  • Vito Calabretta

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