Economia e Finanza

Ore decisive per Credit Suisse

Trattative su più fronti - Secondo il Financial Times, BlackRock lavorerebbe a un'offerta rivale a quella di UBS - Il più grande amministratore patrimoniale al mondo smentisce

  • 18 marzo 2023, 12:11
  • 24 giugno 2023, 05:40

RG 12.30 del 18.03.23: l'analisi di Luca Fasani al microfono con Gino Ceschina

RSI Svizzera 18.03.2023, 13:00

  • Keystone
Di: Diem/ATS

La società americana BlackRock, il più grande amministratore patrimoniale al mondo (gestisce un patrimonio totale di circa 10'000 miliardi di dollari, per un terzo in Europa) starebbe lavorando a un'offerta per Credit Suisse. Si tratterebbe di una proposta rivale a quella di UBS. Lo riporta il Financial Times, citando una persona a conoscenza del dossier. La società, interpellata da Bloomberg, ha però fatto sapere che non sta "guardando a tutta o a parte di Credit Suisse". Secondo la stessa agenzia anche Deutsche Bank sta monitorando la situazione di Credit Suisse per verificare se ci saranno aperture per l'acquisto di alcuni asset della banca elvetica che è organizzata in quattro divisioni: Swiss Bank, Wealth Management, Investment Bank e Asset Management.

Tra gli altri scenari rientrano la vendita a una banca estera; lo scorporo; e l'iniezione di ulteriore liquidità da parte della Banca nazionale svizzera.

CS e UBS verso l'acquisizione?

Telegiornale 18.03.2023, 12:30

BNS e FINMA: "no comment"

Da parte loro la Banca nazionale svizzera (BNS) e l'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) sabato si sono rifiutati di commentare la notizia, lanciata venerdì sera dallo stesso Financial Times, di colloqui in vista di una possibile acquisizione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS. Nessuna dichiarazione giunge anche dagli stessi istituti che sarebbero interessati dalle nozze.

I portavoce di BNS, FINMA, Credit Suisse e UBS hanno risposto tutti allo stesso modo: "non commentiamo". Giovedì Bloomberg aveva reso noto che UBS e Credit Suisse si opponevano a una fusione forzata. La maggiore banca svizzera avrebbe preferito concentrarsi sulla propria strategia ed esitava ad assumersi rischi legati alla concorrente.

Soluzione entro lunedì

Le voci su quanto starebbe accadendo si rincorrono a livello nazionale e internazionale. Secondo alcune di queste, il Consiglio federale, dopo la sua seduta straordinaria di giovedì conclusasi senza dichiarazioni, avrebbe comunicato alle controparti americane e inglesi della banca che la fusione è il piano A. L'obiettivo sarebbe quello di trovare una soluzione prima dell'apertura dei mercati lunedì, dopo che negli ultimi giorni le azioni del Credit Suisse hanno perso oltre il 25% del valore, malgrado l'intervento della Banca nazionale. Secondo il Financial Times i consigli di amministrazione delle due banche si incontreranno separatamente nel fine settimana per valutare l'operazione.

Secondo indiscrezioni circolate venerdì il progetto potrebbe anche coinvolgere altri attori elvetici. Per aggirare i limiti imposti dalla Commissione della concorrenza (COMCO) si parla di una possibile partecipazione (magari tramite una cessione da parte di UBS dopo l'eventuale acquisizione) del gruppo Raiffeisen e di qualche istituto cantonale, come quello di Zurigo.

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