Un nuovo caso di presunti abusi sessuali compiuti da un professionista della sanità è approdato stamane, mercoledì, nell’aula di un tribunale. Alla sbarra questa volta c’è un medico, accusato dal procuratore pubblico Antonio Perugini di coazione sessuale e atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere.
I fatti contestati all’imputato – un italiano residente in Ticino e che era attivo nel Bellinzonese – risalgono all’inizio del 2012: in due occasioni avrebbe approfittato dei problemi fisici e della debolezza mentale di una sua paziente, per sfiorarla e toccarla nelle parti intime. Durante il secondo episodio, la donna sarebbe inoltre stata immobilizzata su un lettino dello studio e obbligata a sua volta a toccare l’uomo per procurargli piacere.
Processato alle Assise Criminali, l’accusato ha però respinto gli addebiti. Dalle prime battute del dibattimento sembra che la difesa cercherà di sostenere come l’influenza degli psicofarmaci assunti dalla paziente, possa aver distorto la sua percezione di quanto accadeva durante le visite.
LudoC/CSI
CSI 12.05 del 08/10/2014: il servizio di Darco Degrussa
RSI Info 08.10.2014, 14:06
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