Sedici mesi di carcere sospesi è la pena inflitta dalle Assise correzionali di Lugano ad un 55enne italiano titolare a Manno di uno studio di posturologia biomeccanica (medicina alternativa). Egli è stato riconosciuto colpevole di atti sessuali su 6 pazienti tra il 2004 e il 2008, persone incapaci di discernimento o inette a resistere. E' stato prosciolto dall'accusa di atti sessuali con fanciulli sulla base del principio "in dubio pro reo". L'accusa aveva chiesto una condanna a 20 mesi.
La difesa, contestando l'attendibilità dei racconti delle vittime, in particolare quella della minorenne che avrebbe potuto essere stata condizionata dalla madre, pure essa paziente, chiedeva il proscioglimento.
Perplessità sulla conduzione dell’inchiesta
La vicenda suscita perplessità per come è stata condotta l'inchiesta e per le misure che furono prese dai due procuratori che prima di Valentina Tuoni, trattarono il caso.
Fatto sottolineato anche dal giudice Mauro Ermani. Ci si chiede, ad esempio, come mai, dopo la prima denuncia avvenuta nel 2006 da parte di una paziente, in seguito alla quale il 55enne ammise anche altri due abusi, questi abbia potuto continuare ad esercitare. Dopo la seconda denuncia, 5 anni fa, l’uomo fece qualche giorno di carcere ma riprese poi la sua attività terapica.
Red.MM/CSI
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CSI delle 18 - Il servizio di Darco Degrussa
RSI Info 20.03.2014, 19:13