Il diplomatico svizzero Carl Lutz, grazie al cui aiuto 62'000 ebrei ungheresi furono salvati nel corso della seconda guerra mondiale, ha ricevuto a titolo postumo la Medaglia presidenziale dell’Università George Washington. L’onorificenza, la più alta consegnata dall’ateneo, in passato è stata attribuita a personaggi del calibro di Mikhail Gorbaciov e Shimon Peres.
Lutz, le cui azioni sono state raccontate dal documentario di Enrico Pasotti e Aldo Sofia “La casa di vetro”, ha sfruttato la sua posizione di vice-console a Budapest nel 1944 per ottenere lettere di protezione per migliaia di ebrei, oltre a creare diversi edifici-rifugio, al riparo dalle retate dei nazisti, dichiarandoli annessi all’ambasciata svizzera.
Red.MM/ATS/sf