Le imprese estere saranno assoggettate all'imposta sul valore aggiunto qualora il loro fatturato mondiale, e non più solo quello realizzato in Svizzera, dovesse superare i 100'000 franchi annui, stando alla revisione di legge che il Consiglio federale ha deciso di fare entrare in vigore a partire dal 2018.
Bisognerà invece attendere l'anno successivo per vedere applicata la regolamentazione concernente la vendita per corrispondenza poiché la Posta necessita di più tempo per adeguarsi. Comunque, dal 1° gennaio del 2019, le aziende del ramo dovranno pagare l'IVA se realizzeranno una cifra d'affari di almeno 100'000 franchi anche se solo con tanti piccoli invii. La tassa sarà poi scaricata sui clienti che, in compenso, non dovranno più pagare i balzelli doganali sulle merci importate.
Secondo le stime, la serie di misure dovrebbe fruttare maggiori entrate per 70 milioni di franchi all'anno. L'adeguamento delle aliquote fiscali previsto dalla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020 non è oggetto di questa revisione, come ricorda venerdì il Dipartimento delle finanze.
ATS/dg