Brett Kavanaugh ce l'ha fatta: è stato nominato ufficialmente giudice della Corte suprema statunitense, con 50 voti a favore e 48 contrari. Il via libera del Senato è arrivato al termine di una furiosa battaglia politica, scatenatasi intorno alle accuse di molestie sessuali che nelle ultime settimane avevano messo in bilico la nomina del candidato indicato dal presidente Donald Trump che ha accolto la decisione con grande soddisfazione annunciando che firmerà subito il decreto.
I democratici hanno assicurato che continueranno a dare battaglia, insoddisfatti dal materiale riunito dall'FBI: se al voto di novembre otterranno il controllo della Camera, l'apertura di un'indagine approfondita sul 53enne giudice è data per scontata.
Le proteste non sono mancate nemmeno sabato
Le proteste contro il giudice non si sono fermate nemmeno sabato: circa 2'000 persone, in gran parte donne, hanno nuovamente gridato il loro dissenso. Alcuni manifestanti sono riusciti a interrompere momentaneamente anche le operazioni di voto nell'aula. Sono però stati subito allontanati dalle forze dell'ordine su richiesta del vice presidente Mike Pence.
Kavanaugh giura tra le proteste
Telegiornale 07.10.2018, 14:30