Hillary Clinton e Donald Trump hanno speso le ultime ore di una campagna elettorale particolarmente accesa nella caccia all'ultimo voto. L'esito della corsa alla Casa Bianca per entrambi i contendenti, infatti, appare incerto fino all'ultimo.
Sia l'esponente democratica, sia il suo rivale repubblicano si sono impegnati come non mai nel visitare quante più città, nella speranza di conquistare gli indecisi, che potrebbero rappresentare il vero ago della bilancia. I due si sono concentrati, in particolare, nei luoghi che potrebbero cambiare l’esito delle elezioni, considerato il sistema elettorale a stelle e strisce che sceglie il presidente in base a chi ottiene più consensi nei singoli Stati.
Trump ha concentrato i suoi sforzi in Florida, che con i suoi 29 grandi elettori ancora da assegnare, rappresenta il bottino più ghiotto. Il magnate newyorchese non si è comunque risparmiato tenendo comizi anche in North Carolina, Pennsylvania e New Hampshire, per poi concludere con un evento serale a Grand Rapids, in Michigan.
Anche il programma di Hillary Clinton è stato particolarmente ricco di impegni, con due fermate in Pennsylvania, una sosta in Michigan e una in North Carolina. Per l'occasione, i democratici hanno organizzato un grande evento conclusivo alla Philadelphia's Independence Hall, dove Bill Clinton, Michelle e Barack Obama e perfino Bruce Springsteen hanno dimostrato il loro sostegno alla candidata democratica.
Se questi eventi siano in grado o meno di spostare dei consensi, non è dato saperlo. Quel che è certo è che dopo l'annuncio dell’FBI di non perseguire la Clinton per la vicenda delle email, i sondaggi sono cambiati leggermente a favore della democratica, che dovrà fare i conti con quei 43 milioni di cittadini statunitensi che hanno già espresso il loro voto anticipatamente.
Dopo tanto peregrinare per il paese, i due contendenti si troveranno l'8 novembre nella stessa città, New York, e addirittura nella stessa zona, ad attendere il responso delle urne. I democratici trascorreranno la lunga notte elettorale nella avveniristica struttura, interamente in vetro, del Javits Center, sull’Hudson River, nella West Side di Manhattan, un luogo simbolico per rompere quel “soffitto di cristallo” che potrebbe portare alla Casa Bianca la prima donna presidente.
A pochi chilometri di distanza, invece, Donald Trump e il suo staff si ritroveranno nel salone delle feste dell'Hotel Hilton Midtown, per una serata riservata a una cerchia ristretta di invitati.
mamo/reuters/ATS