La lotta contro l’autoproclamato Stato Islamico (IS) è stato il tema affrontato durante l’incontro, non annunciato, avvenuto a Washington fra Barack Obama e Recep Tayyip Erdogan. Nel dettaglio, come recita un comunicato rilasciato dalla Casa Bianca, i due leader hanno discusso della cooperazione fra Stati Uniti e Turchia per garantire la sicurezza regionale, di terrorismo e pure di migrazione.
Erdogan, che ha approfittato per lanciare un appello ai paesi europei a sostenere la sua campagna contro i separatisti curdi, ha pure parlato con il vicepresidente Joe Biden. Il presidente turco ha sostenuto, alla luce anche dell’attentato avvenuto giovedì a Diyarbakir (leggi il nostro articolo), che i curdi sono pericolosi quanto gli uomini del Califfo.
L’arrivo negli Stati Uniti, ufficialmente per il vertice sul nucleare, è stato accompagnato da scontri fra il suo servizio di sicurezza e sostenitori dell’Unità di protezione del popolo curdo. I bodyguard hanno pure preso a pedate un giornalista, riaccendendo così indirettamente le polemiche sulla libertà di stampa in Turchia. Proprio oggi, venerdì, si svolge a porte chiuse il processo al direttore e caporedattore del quotidiano di opposizione Cumhuriyet. Rischiano l’ergastolo con accuse di spionaggio per un’inchiesta sul passaggio di armi dalla Turchia alla Siria.
Reuters/AlesS
RG 12.30 del 01.04.2016 La corrispondenza di Filippo Cicciù
RSI Info 01.04.2016, 14:38
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