Giallo sulla morte del leader dello Stato islamico (IS) Abu Bakr al Baghdadi. Alcuni esponenti di spicco dell’organizzazione sono rimasti uccisi oggi, domenica, durante un raid aereo iracheno ad Anbar, non lontano dalla frontiera con la Siria, ma tra le salme non figurerebbe quella del califfo. A sostenerlo sono fonti mediche e testimonianze raccolte dalla principali agenzie di stampa.
In un comunicato, il Ministero dell’interno ha affermato di aver colpito il convoglio diretto a Karbala su cui viaggiava il capo del gruppo terroristico, senza però fornire informazioni sulla sorte di quest’ultimo che sarebbe stato "trasportato altrove a bordo di un veicolo".
A rendere ancora più misteriosa la vicenda, un messaggio pubblicato in arabo su twitter e ripreso dall’agenzia di stampa Reuters: “Il Califfato sopravvivrà”.
Già in passato le autorità irachene avevano comunicato a più riprese la morte del capo dell’IS. Affermazione mai smentite o confermate. Gli Stati Uniti, a capo della coalizione internazionale contro lo Stato islamico, non hanno commentato la notizia.
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