Il presidente francese François Hollande, non parteciperà alla cerimonia di apertura dei giochi invernali di Sotchi in programma il prossimo febbraio. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri transalpino Laurent Fabius. "Non è previsto che Hollande vada", ha dichiarato limitandosi a spiegare che "la presenza delle più alte autorità francesi ai Giochi invernali non è prevista".
Il premier non è l’unico leader o politico occidentale ad aver "scansato" l’evento a cui il presidente Vladimir Putin lavora da tempo. Anche il collega tedesco Joachim Gauck diserterà la cerimonia d’inizio e pare che la stampa tedesca abbia fornito le motivazioni di questa rinuncia, evocando proprio una protesta di Gauck, ex pastore luterano e militante per i diritti umani nella Germania dell’Est, contro le pressioni persecutorie ancora in voga in Russia contro gli oppositori politici. Tra l'altro il presidente tedesco, non ha effettuato nessuna visita ufficiale al Governo di Mosca dal suo arrivo al potere nel 2012.
Anche la vicepresidente della Commissione europea e commissaria per i Diritti umani, la lussemburghese Viviane Reding, ha spiegato di non voler andare a Soci proprio per protestare contro la condizione delle minoranze in Russia. L’atteso appuntamento invernale ha ricevuto molte critiche da parte di Ong e attivisti dei diritti umani per le condizioni atroci a cui sarebbero sottoposti i lavoratori immigrati reclutati in massa per costruire gli impianti che ospiteranno le gare.
Da ultimo si aggiungono le preoccupazioni internazionali per le leggi contro gli omosessuali. Su questo fronte sono già scesi in campo gli Stati Uniti attraverso le star del mondo dello sport e dello spettacolo, ed attraverso le proteste di cittadini comuni. La Casa Bianca è tornata a lanciare un monito verso Mosca, chiedendo di rispettare i diritti di tutti i partecipanti alla manifestazione.
ATS/Red.MM/sdr