Un commando composto da almeno tre uomini ha aperto il fuoco sui visitatori in una località turistica della parte del Kashmir sotto controllo indiano, uccidendo almeno 28 persone e ferendone molte altre. È il primo attacco di tale ampiezza da molti anni, nel territorio conteso tra India e Pakistan.
È successo a Pahalgam, a circa 90 chilometri dalla capitale dello stato, Srinagar, in una zona nota che viene anche chiamata la Svizzera dell’India, per via dei suoi panorami himalayani mozzafiato.
La maggior parte delle vittime è di nazionalità indiana, ma ci sono anche dei turisti stranieri, la cui nazionalità non è precisata. Non ci sono notizie di vittime svizzere.
A rivendicare l’azione è stato il Fronte di resistenza, ritenuto un gruppo ombra della formazione armata indipendentista islamista “Lashkar-e-Taiba”. Attivi dal 1989, i ribelli chiedono l’indipendenza o l’unione con il Pakistan.
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha interrotto un viaggio in Arabia Saudita per fare ritorno a Nuova Delhi.

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Notiziario 22.04.2025, 20:00
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Pellegrini hindu nella valle di Pahalgam, Kashmir