C’è un patto tra Cina e India lungo il desolato e montagnoso confine che le separa per 4'000 chilometri: i soldati possono presidiare, ma senza armi. Ed è a colpi di mazze ferrate che a metà giugno venti militari indiani sono morti in scontri con i loro vicini nella Valle di Galwan. Un vero paradosso, se si pensa che entrambi i paesi sono potenze nucleari. Era da decenni che non si registravano così tante vittime.
Cina e India si scontrano
Telegiornale 17.06.2020, 14:30
La linea di separazione, che la Cina non vuole ben definita in modo tale da poter sempre accusare i vicini di sconfinamento, è stata stabilita dopo la guerra tra i due paesi, persa dall’India, del 1962. Nonostante comunque i morti e le proteste di piazza indiane, entrambe le parti non hanno nessuna intenzione di far esplodere un conflitto più grande. Si sono infatti incontrate sotto la mediazione di Mosca, per promuovere nuovamente la pace.
Dietro a queste tensioni si celano però disegni ben precisi, soprattutto da parte di Pechino, maestra nel controllare vaste zone territoriali. La democratica India deve fare i conti con un "Dragone" sempre più aggressivo e riflettere sulla sua politica estera di non allineamento. È forse è arrivato il tempo di trovare partner solidi per affrontare le mire espansionistiche della grande potenza asiatica.