Nonostante la crisi economica galoppante, il Libano resta un Paese per ricchi. Lo ricorda la rivista Forbes, secondo cui tra i primi venti miliardari del mondo arabo ben cinque sono libanesi, e appartengono alle famiglie in varie funzioni al Governo degli Hariri e dei Mikati. Tra loro, c’è anche un outsider, Fouad Makhzoumi, presidente della ONG Makhzoumi Foundation e proprietario della holding “Future Pipe Industries Group”, oltre che fondatore del partito “Dialogo Nazionale”.
Makhzoumi è uno dei rari esempi in Libano di miliardari non coinvolti nel declino della gestione del Paese, avendo posizionato tutte le sue aziende fuori territorio nazionale, in una nazione in cui il lusso e anche il lusso sfrenato e la sua ostentazione sono parte di un atteggiamento culturale. Non a caso il settore del design di interni e del wedding planning restano tra i più eccessivi e ricercati dai ricchi di tutto il mondo.