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Liberato il premier libico Ali Zeidan

Il primo ministro era stato prelevato all'alba da ex ribelli che l'avevano rinchiuso in una struttura del Ministero dell'interno

  • 10.10.2013, 10:59
  • 06.06.2023, 11:41
premier libico rapito a tripoli ky 10.10.2013.JPG

Un'immagine recente di Ali Zeidan, il premier libico prelevato da ribelli giovedì all'alba e liberato qualche ora dopo

  • KEYSTONE

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Il premier libico Ali Zeidan, che era stato prelevato dalla sua abitazione all'interno di un albergo di Tripoli giovedì all'alba da ex ribelli armati, è stato liberato poco prima di mezzogiorno. Il politico era rinchiuso in una sede del Dipartimento anticrimine del Ministero dell'interno.

Lo hanno riferito fonti dei servizi di sicurezza a Tripoli e un deputato dell'Assemblea nazionale libica, senza fornire ulteriori precisazioni.

I ribelli che hanno compiuto il sequestro, conosciuti come la "Camera dei rivoluzionari della Libia", hanno dichiarato di aver sequestrato il primo ministro Zeidan in virtù del fatto che quest'ultimo avrebbe svolto un ruolo chiave nella cattura di un leader di al Quaeda, avvenuta nella capitale libica negli scorsi giorni per mano delle forze speciali americane.

Mercoledì alcuni giornali arabofoni nordafricani avevano ripreso un appello del gruppo di ribelli, con il quale si chiedeva di compiere azioni violente contro gli Stati Uniti.

Reuters / ANSA / EnCa

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  • RG 08.00, la cronaca e le riflessioni di Emiliano Bos

    RSI Info 10.10.2013, 10:26

La Camera dei rivoluzionari

La Camera dei rivoluzionari della Libia, che ha arrestato il primo ministro Ali Zeidan, è solo uno dei numerosi gruppi di ribelli che, dopo la fine della guerra che ha causato la caduta di Muammar Gheddafi e del suo regime, non ha deposto le armi, di fatto imponendo il suo controllo su vaste porzioni del territorio. I suoi membri hanno allacciato rapporti ufficiali soprattutto con il Ministero dell'interno (ma pure con quello della difesa), ottenendo l'incarico di esercitare al posto suo compiti di polizia ma pure di controllo delle frontiere, soprattutto nel sud del Paese dove la presenza dell'esercito di Tripoli è al momento soltanto simbolica. Con questa soluzione il Governo di Tripoli è riuscito a neutralizzare il potenziale eversivo insito in queste frange armate, attivandole ufficialmente con tanto di salari mensili.

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