Mondo

Migrazioni, von der Leyen: accordo con Tunisia sia un modello

La presidente della Commissione a Roma loda l'intesa patrocinata anche dall'Italia, nonostante i dubbi delle ONG

  • 23.07.2023, 22:17
  • 11.08.2023, 14:46
03:19

SEIDISERA del 23.07.23 Migrazione

RSI New Articles 23.07.2023, 22:29

  • RSI

"Vogliamo che il nostro accordo con la Tunisia sia un modello. Un progetto per il futuro per partenariati con altri Paesi della regione". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni svoltasi oggi, domenca, a Roma, al palazzo della Farnesina (la sede del ministero degli esteri), un evento diplomatico organizzato dal governo italiano e al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente tunisino Kais Saied, quello degli Emirati Arabi Uniti Mohammed ben Zayed e della Mauritania Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani. Erano presenti anche il commissario ONU ai rifugiati Filippo Grandi e i rappresentanti di istituzioni finanziarie internazionali.

L'accordo firmato da UE e Tunisia il 23 luglio scorso è articolato in cinque punti: assistenza finanziaria al governo di Tunisi, miglioramento delle relazioni economiche (investimenti di imprese UE grandi e piccole nel Paese), energia (acquisto da parte dei paesi UE di energia tunisina), migrazione (con 105 milioni di euro UE affinché Tunisi blocchi le partenze degli scafi) e contatti tra persone (facilitazione dei visti per i cittadini tunisini, possibilità di partecipare a programmi Erasmus o a iniziative di migrazione legale per i giovani ). L'accordo prevede anche maggiore cooperazione nelle attività di ricerca nel Mediterraneo. Stando a fonti diplomatiche, l’UE vorrebbe negoziare intese simili con Egitto e Marocco.

Varie ONG, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch, e i partiti di opposizione in Italia hanno criticato l’essere scesi a patti con un presidente sempre più autoritario, prevedendo che le condizioni di vita per i migranti africani in Tunisia peggioreranno notevolmente. Il 3 luglio scorso, dopo incidenti costati la vita ad un tunisino, centinaia di migranti africani sono stati cacciati da Sfax, la seconda città del paese e punto di partenza principale dell’emigrazione clandestina. Le autorità li hanno abbandonati nel deserto al confine con Libia e Algeria. Alcuni sono stati soccorsi dalla polizia di frontiera libica.

La foto - diffusa da alcune ONG - di una donna apparentemente morta di sete insieme alla figlia nel deserto ha fatto il giro del mondo sui social network.

05:36

Roma, vertice sulla migrazione

Telegiornale 23.07.2023, 20:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare