I separatisti pro-russi di Donetsk e Lugansk stanno preparando il referendum di domenica per l’indipendenza delle due autoproclamate repubbliche dell’est ucraino.
Lo scrutinio, considerato illegale da Kiev, coinvolge 7,3 milioni di cittadini (su un totale di 45,5 milioni in tutto l’ex Stato sovietico).
Dal canto loro, le autorità ucraine si sono dette determinate a portare a buon fine le presidenziali del 25 maggio, nonostante le violenze e le provocazioni - imputate a Mosca - che mirano al loro fallimento.
Oleksander Turcinov, il presidente ucraino ad interim, ha esortato gli elettori a non votare per la separazione, che secondo lui rischierebbe di scatenare il caos economico e sociale. Ha invece invitato la popolazione ad aprire delle discussioni in vista di un’eventuale aumento dell’autonomia, senza secessione.
Sequestrate 100'000 schede
Le truppe fedeli a Kiev avrebbero fermato un gruppo armato di filorussi nei pressi di Sloviansk ed avrebbe loro sequestrato 100'000 schede elettorali già compilate con il "sì".
RedMM/ats/afp/mrj