Divinità, matrone, fanciulli, imperatori. Protetto per 2300 anni dal fango e dall'acqua bollente delle vasche sacre, è riemerso dagli scavi di San Casciano dei Bagni, in Toscana, un deposito votivo mai visto. Insieme a migliaia di monete ed ex voto sono state portate alla luce 24 statue in bronzo di raffinatissima fattura, cinque delle quali alte quasi un metro, tutte integre e in perfetto stato di conservazione.
Adagiato sul fondo della grande vasca romana, il giovane efebo sembra quasi dormire. Accanto a lui c'è Igea, la dea della salute che fu figlia o moglie di Asclepio, un serpente arrotolato sul braccio. Poco più in là, ancora in parte sommerso dall'acqua, si intravvede Apollo e poi ancora divinità, matrone, fanciulli, imperatori.
Il cantiere riprenderà in primavera. L'inverno servirà per restaurare, studiare, capire.
"La scoperta più importante dai Bronzi di Riace e certamente uno dei ritrovamenti di bronzi più significativi mai fatti nella storia del Mediterraneo antico", ha commenta il direttore generale musei del Ministero italiano della Cultura, Massimo Osanna.