Non lasciano nulla di intentato le autorità statunitensi per trovare Robert Card, il quarantenne che armato di fucile d’assalto mercoledì ha sparato all’impazzata in una sala da bowling e in un bar di Lewiston, nel Maine. La sua auto è stata trovata a Lisbon, nelle vicinanze di un fiume sul quale il ricercato aveva una barca. Il letto del corso d’acqua sarà quindi scandagliato dai sommozzatori.
Continua dunque l’imponente caccia all’uomo, dopo che giovedì sera il cerchio era sembrato stringersi: per ore l’abitazione di Card era stata circondata dalle forze dell’ordine. Un assedio che non aveva però portato a nulla di fatto: il fuggitivo non c’era.
La polizia non ha rilasciato dichiarazioni, ma si sa che sono stati trovati un cellulare e una nota scritta da Card: non una spiegazione del massacro, forse l’avvertimento di un possibile suicidio. E con il ritrovamento del cellulare, sono sfumate le possibilità di tentare di rintracciare il quarantenne attraverso la localizzazione del dispositivo.
L’area delle ricerche è stata ampliata, con le autorità statunitensi che hanno allertato il vicino confine canadese sulla possibilità che l’uomo possa decidere di lasciare il Paese. L’allerta è stata alzata a New York: Card conosce bene - secondo indiscrezioni - la regione di New Jersey, Connecticut e New York e il timore è che possa arrivare nella Grande Mela.
Tra le vittime anche un quattordicenne
Nel frattempo è stato reso noto che c’è anche un ragazzo di quattordici anni tra le vittime della sparatoria di Lewiston. Sono diciotto le persone rimaste uccise, tredici quelle ferite.