Il buco nell’ozono sopra l’Antartide nel 2015 ha raggiunto la sua massima estensione registrata negli ultimi anni, con un picco in ritardo rispetto agli scorsi anni.
Secondo i dati della NASA, il 2 ottobre il buco ha raggiunto i 28,2 milioni di chilometri quadrati, contro i 24,1 dello scorso anno. In ottobre non era mai stata registrata una tale ampiezza.
Gli esperti sottolineano però che il problema della fascia d’ozono, anche se resta da monitorare, non è più allarmante come negli scorsi decenni, e un recupero sostanziale della fascia che ci protegge dai raggi ultravioletti è atteso entro la metà di questo secolo.
ANSA/sf