È una storia che sembra infinita, quella dei convogli a due piani delle Ferrovie federali svizzere chiamati Dosto. Acquistati anni fa per fare il salto di qualità, continuano a creare problemi. L'ultimo che li riguarda è stato comunicato questa mattina (venerdì): il sistema che doveva controllare gli scossoni in curva non funziona sufficientemente bene e quindi non si raggiungeranno le velocità previste.
Pochi, i minuti persi; tanti, i soldi spesi.
Le FFS chiedono così all'Ufficio federale dei trasporti di rielaborare gli orari per i prossimi anni. Non riusciranno infatti a garantire i tempi di percorrenza previsti dal 2036, con qualche minuto risparmiato tra Losanna e Berna e tra Winterthur e Sankt Margrethen. I motivi sono vari: una manutenzione molto dispendiosa, ma soprattutto il comfort scarso per i passeggeri e il personale, ha spiegato stamattina davanti alla stampa il direttore delle FFS Vincent Ducrot.
I test sui convogli Dosto hanno mostrato che in curva il sistema non funziona a dovere. La cosiddetta compensazione del rollio è la tecnologia che permette al treno di affrontare in velocità le curve piegando il convoglio, un po’ come fa un motociclista. Un aspetto particolarmente rilevante sui treni a due piani più alti.
Una delle maggiori commesse delle FFS
I convogli prodotti da Bombardier, nel frattempo passata ad Alstom, erano stati comprati per 1,9 miliardi di franchi. Una delle commesse più grandi e ambiziose nella storia delle FFS. Lunghi 400 metri con 1’300 posti, rappresentavano il futuro. Ma il primo grave problema si era presentato già prima dell'entrata in funzione ed era legato a ritardi nelle forniture, a cui si aggiungono ora le promesse non mantenute sulla velocità in curva.
Risarcimenti in vista?
Sollecitato sulla possibilità di chiedere un risarcimento al produttore, Ducrot ha spiegato che già si sono ottenuti tre convogli gratuiti per il problema dei ritardi. Quando Alstom avrà fornito anche l'ultimo convoglio, allora da contratto le FFS potranno avanzare altre richieste di penali sul prezzo. La discussione, però, deve ancora iniziare.
I vertici delle FFS questa mattina hanno tentato di non far sembrare la rinuncia alla velocità in curva l'ennesimo fiasco su questa commessa: i primi Dosto sono entrati in circolazione quattro anni fa e attualmente ne circolano 60 composizioni. Le Ferrovie non possono farne a meno.