Svizzera

Gas da risparmiare anche per il prossimo inverno

Ancora tensioni per gli approvvigionamenti in Europa: il Governo indica un obiettivo del 15% da raggiungere con misure volontarie

  • 28.08.2024, 11:22
  • 28.08.2024, 11:35
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Lo scopo è di evitare eventuali criticità nelle forniture per il prossimo inverno

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Di: ATS/ARi 

La Svizzera sarà nuovamente chiamata a ridurre, durante il prossimo inverno, il proprio consumo di gas naturale.

In questo senso il Consiglio federale ha indicato nella sua seduta di oggi, mercoledì, un obiettivo del 15% da raggiungere da ottobre a marzo attraverso misure volontarie. L’indicazione è da ricondurre alle tensioni geopolitiche che continuano a incidere sul quadro degli approvvigionamenti in Europa.

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Notiziario

Notiziario 28.08.2024, 11:00

L’obiettivo del Governo va di pari passo con quello formulato dai Paesi membri dell’UE e prorogato di un anno. In tal modo, spiega la nota diffusa stamani, verrà consumato il 15% in meno di gas rispetto al consumo medio del periodo quinquennale di riferimento.

La Svizzera, che dipende del tutto dalle importazioni di gas, sarebbe direttamente colpita da un’eventuale penuria. L’Esecutivo, per raggiungere l’obiettivo volontario di risparmio, rinuncia a misure di accompagnamento. Ma nell’eventualità di una carenza potrebbe ad esempio raccomandare la commutazione, dall’alimentazione a gas a quella ad olio, per gli impianti a doppio combustibile.

Italia e Germania: adottato l’Accordo di solidarietà

Da rilevare che l’Esecutivo ha anche deciso di sottoporre alle Camere l’Accordo fra Svizzera, Germania e Italia che concerne misure di solidarietà volte ad assicurare la sicurezza degli approvvigionamenti di gas.

Tale accordo, che è stato approvato all’unanimità durante la procedura di consultazione, verrebbe applicato solo in caso di grave carenza e dopo l’adozione di tutte le misure nazionali possibili per ridurre i consumi. In caso di necessità l’intesa consente alla Confederazione di presentare una richiesta ai due Paesi per garantire le forniture di economie domestiche, ospedali e servizi d’emergenza.

Più nel dettaglio passeranno all’esame del Parlamento 3 progetti di decreti federali: uno inerente all’approvazione dell’Accordo e altri due che vertono sui crediti d’impegno, per un ammontare complessivo di un miliardo e 300 milioni di franchi.

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