Svizzera

Levata di scudi per Agroscope

La rete delle stazioni di ricerca agricola non deve essere ridimensionata neppure per la Camera dei cantoni

  • 06.06.2018, 17:31
  • 23.11.2024, 01:15
La stazione di Cadenazzo

La stazione di Cadenazzo, caposaldo dell'agricoltura ticinese

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Il Parlamento si mobilita in favore dell'istituto Agroscope: se all'inizio della settimana il Nazionale aveva chiesto la sospensione del progetto di ridimensionamento, mercoledì gli Stati hanno adottato la mozione che chiede d'impedirne la centralizzazione. Il testo della socialista Géraldine Savary esige che la legge non precisi più che la Confederazione possa gestire stazioni di ricerche agronomiche, ma che lo debba fare.

L'istituzione subisce da dieci anni riorganizzazioni difficili da digerire per il personale, ha fatto notare la "senatrice" vodese, mentre il paese ha bisogno di studi e analisi diversificati, che tengano conto delle peculiarità locali.

Il Governo aveva presentato in marzo i suoi piani di ristrutturazione, prevedendo di concentrare l'attività a Posieux, nel canton Friburgo, per limitare i costi d'esercizio, che diminuirebbero così del 20%, ovvero 40 milioni di franchi. Ciò implicherebbe la chiusura degli altri impianti, compreso quello di Cadenazzo, e il trasferimento di 400-500 persone.

ATS/dg

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