Le complicazioni delle operazioni di chirurgia plastica continueranno ad essere pagate dalle casse malati. Il Consiglio degli Stati non ha voluto cambiare le cose, esaminando oggi (venerdì) una mozione di Ruth Humbel, già approvata dal Nazionale. Per la popolare-democratica argoviese, questi costi non dovrebbero gravare sulla colletività.
La Camera alta la pensa diversamente e ha archiviato tacitamente il testo: sarebbe difficile provare che è stato proprio un intervento eseguito per ragioni estetiche a rendere necessario un ulteriore trattamento medico. Inoltre, non si è voluto rimettere in discussione il principio della solidarietà fra pazienti, iscritto nella LAMal: in base ad esso l'eventuale "colpa" di un assicurato non conta al momento della presa a carico. Altrimenti, hanno fatto notare diversi oratori, non andrebbero rimborsate le cure di chi fuma, beve in eccesso, mangia troppo o non pratica sport.
ATS/pon