Marina Schmohl è nata "in una cantina vinicola in Puglia", da due genitori zurighesi emigrati qualche anno prima. Un'azienda di San Severo (Foggia) cercava un addetto alle vendite di lingua tedesca che si dedicasse al mercato vinicolo germanofono: il signor George Schmohl, curioso e viaggiatore, non perdette l'occasione. Dagli uffici amministrativi poi passò alle vigne e divenne enologo.
Qualche decennio dopo, già adulta, la figlia Marina ha ripercorso le orme del padre frequentando un corso per diventare sommelier. Oggi è la responsabile dei sommelier nell'Enoteca provinciale del Trentino, dove i visitatori possono degustare i migliori vini del territorio accompagnandoli con prodotti agroalimentari tradizionali, come formaggi di malga e salumi.
Si occupa anche della promozione dei vini trentini nei Paesi germanofoni, con un'attenzione particolare alla Svizzera, nel cantone di Zurigo.
"Per i più giovani - racconta Schmohl - il rito dell'aperitivo non è più solo un diversivo fine a sé stesso, ma un'occasione di scoperta e di studio".