Svizzera

Yasmin, nessun risarcimento

I genitori della ragazza hanno perso il processo d’appello

  • 15.05.2014, 19:46
  • 06.06.2023, 18:21
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La Yasmin è sata la pillola più venduta in Svizzera fino al 2010

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La ragazza zurighese 22enne diventata gravemente disabile in seguito all’utilizzo della pillola Yasmin del gruppo farmaceutico tedesco Bayer non ha diritto a nessun risarcimento. È quanto deciso in seconda istanza dal Tribunale cantonale di Zurigo. L’assunzione del contraccettivo aveva causato cinque anni fa un’embolia polmonare alla giovane.

La parte querelante non è riuscita a dimostrate che le pillole in questione erano difettose. Il Tribunale precisa inoltre che nel foglietto illustrativo si faceva espresso riferimento al rischio di possibili effetti collaterali, anche gravi, come un'embolia polmonare, un ictus cerebrale o un infarto.

La prima istanza aveva obbligato i genitori a rimborsare alla Bayer 120'000 franchi di spese processuali. Per il procedimento d'appello è stata garantita l'assistenza legale gratuita. La cassa malattia CSS, che si è costituita parte civile e chiedeva al gruppo farmaceutico centinaia di migliaia di franchi per le cure già pagate e future, dovrà invece versare 50'000 franchi. Alla Bayer è stato riconosciuto un ulteriore risarcimento di 74'000 franchi.

ATS/Gila

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