Il gruppo ProFrutteti dell'associazione Capriasca Ambiente, attivo da oltre 10 anni, ha la "missione" di proteggere la biodiversità della regione valorizzando un frutto, la mela, sempre più globalizzato. Ora ha realizzato una coltivazione con una settantina di varietà diverse, ora protette.
Piccoli gesti contribuiscono a preservare un grande patrimonio
La modernizzazione degli ultimi decenni ha provocato parecchi "danni" alle selezioni fatte dai nostri antenati, che avevano "progettato" varietà che maturano in varie stagioni dell'anno, per rispondere a importanti esigenze di salute e alimentazione. "Il nostro obiettivo — ha detto Muriel Hendrix, etnobotanica che segue il progetto — è quello di tutelare gli alberi centenari che fanno parte del paesaggio, ne abbiamo censiti centinaia in Capriasca, oltre a favorirne anche la messa a dimora di nuovi.
Un impulso importante all'idea, che la popolazione potrà scoprire da sabato, con l'avvio della "Settimana pomologica", è il torchio nella fondazione "La fonte" dal 2008: "Vogliamo invitare la popolazione a salvaguardare il patrimonio dei loro alberi da frutto", ha detto Paolo Piattini, ingegnere forestale ai microfoni di Daniela Giannini della RSI. "Ognuno può portare le proprie mele e trasformarle in succo, che poi potrà portarsi a casa".