"Attimi di grande panico"

"Noi eravamo al quarto piano. Erano le undici circa quando il mio coinquilino ha cominciato ad urlare che la casa stava bruciando. Dapprima ho pensato che fosse uno scherzo. Poi però ho visto il fumo entrare in casa e così com’ero, in pigiama, sono dapprima corso, come uno sciocco, sul terrazzo. Poi ho cambiato idea e ho deciso di scendere dalle scale, correndo Era buio, c’era tanto fumo e non si vedeva niente. Ci sono stati attimi di grande panico, ma sono riuscito ad uscire dal palazzo. Però ho respirato tanto fumo e dunque sono stato trasportato all’ospedale. Poi, verso le tre e mezza, ci hanno portati alla Protezione civile”, ci racconta oggi uno degli sfollati della palazzina colpita da un incendio nella notte in Via Ciani a Lugano.

“Nel palazzo - spiega invece il capo intervento dei pompieri Federico Sala - c’erano bambini ed anziani che dormivano. L’incendio, d’un tratto, ha causato del denso fumo nero che ostruiva la vista e rendeva difficoltoso respirare. Gli inquilini erano nel panico. Tutti volevano scappare”.

I soccorritori hanno messo in salvo le persone che si trovavano ancora in pericolo e hanno spento le fiamme nell'appartamento del primo piano. Dei 33 abitanti, 22 sono stati trasportati all'ospedale per essere visitati per eventuali intossicazioni da fumo, ma sono poi stati dimessi. Nessuno ha potuto rientrare in casa a causa del fumo nei locali. Nove persone sono state quindi ospitate da amici o parenti, mentre altre 28 - tra cui anche dei bambini - hanno passato la notte presso il rifugio della Protezione Civile.

Le cause esatte dell'incendio dovranno essere individuate dalla polizia Scientifica, ma pare che si sia sviluppato nella camera di un appartamento a causa di una lampadina. Nel pomeriggio, intanto, il palazzo è tornato agibile.

joe.p./csi

Dal Quotidiano:

09.12.2014: Forse una lampadina la causa dell'incendio di stanotte a Lugano

Dal TG12.30:

09.12.2014: Lugano, sfollata una palazzina

CSI 12.05 del 09.12.14: il servizio di Darco Degrussa