La scelta dell’istituto bancario EFG, nuovo proprietario della BSI, di utilizzare per la banca ticinese la propria piattaforma informatica al posto di quella attualmente sviluppata dalla B-Source di Manno causerà problemi notevoli a quest’ultima.
In un comunicato, B-Source, che conta ben 618 dipendenti in Ticino su un totale di 798, spiega che la migrazione dei sistemi di BSI verso EFG, prevista entro fine 2017, creerà difficoltà, considerando che stando a dati diffusi venerdì dal Corriere del Ticino la ditta, che non diffonde più i suoi bilanci dal 2010 quando aveva un fatturato annuo valutabile a circa 200 milioni di franchi. Secondo due esperti del settore consultati dalla RSI, BSI rappresenta circa il 30% dell fatturato attuale.
Nella nota si precisa che c'è chiaramente “rammarico per la decisione di EFG”, ma non ci si arrende. A Manno si precisa infatti che il dialogo con EFG-BSI continuerà e si resta aperti ad un’eventuale sinergia futura, ma vi sarebbero i mezzi per “compensare una possibile perdita di business”. Tra i clienti attuali di B-Source c'è pure BancaStato.
EnCa