Tempo di raccolta per le castagne. Dopo l'annata record del 2021, per questa stagione si punta a raccoglierne almeno 40 tonnellate. Nonostante la siccità e le grandinate estive, la qualità dei frutti in generale sembra buona.
La castagna è la regina dell'autunno. Paolo Bassetti, da anni, gestisce i quattro centri di raccolta presenti in Ticino. Le castagne più piccole vengono comprate a 1,50 franchi al chilo, quelle più grandi a 3 franchi. Giovedì mattina a Biasca, all'ex arsenale, ne sono state consegnate oltre 800 chili.
Ci sono però differenze da regione a regione, soprattutto a causa di siccità e grandine. A soffrire particolarmente la mancanza d'acqua è stato il Mendrisiotto. Gli effetti si vedono nettamente sui quantitativi. "Per le altre regioni, la siccità c'è stata, ma l'hanno sopportata. La grandine sul piano di Magadino, in particolare a Sant'Antonino, ha completamente danneggiato i ricci", spiega Bassetti.
Nulla a che vedere con il danno causato qualche anno fa dal cinipide (o vespa del castagno), il parassita originario della Cina che aveva portato la produzione quasi a zero. Crisi fortunatamente superata, grazie all'introduzione dell'antagonista naturale. Addirittura l'anno scorso, un'annata straordinaria con 75 tonnellate consegnate. E quest'anno? "Se va avanti così.., stimo 40 tonnellate. Bisogna vedere come va nei prossimi giorni", dice Bassetti.
Ciò che è sicura, è la destinazione. I frutti più grandi serviranno per le caldarroste e il mercato fresco. Quelli più piccoli saranno essiccati per produrre farina e, per i più golosi, vermicelles.