La pandemia ha dato il colpo di grazia alla Riganti di Biasca che, come anticipato dal sito de LaRegione, ha comunicato il licenziamento ai 18 dipendenti. La chiusura è prevista tra metà luglio e settembre.
Nel dicembre 2017, la ditta con sede nel varesotto aveva rilevato per 7 milioni l'allora SMB di Biasca che, in forti difficoltà, aveva licenziato tutti i 41 dipendenti di cui la metà riassunti. Due anni e mezzo dopo, il gruppo industriale ha a sua volta annunciato la chiusura dello stabilimento ticinese e comunicato la decisione di licenziare gli operai rimasti, di cui metà residenti nelle Tre Valli e l'altra metà frontalieri. La comunicazione è avvenuta lunedì mattina da parte della direzione che ha convocato operai e sindacati UNIA e OCST.
La SMB, storica ditta attiva nella fabbricazione di componenti meccanici per il settori dei trasporti e dell'energia, per 50 anni era stata presente in Riviera e aveva dovuto alzare bandiera bianca dopo una serie di difficoltà, condite anche da uno sciopero.