Il sindacato UNIA ha denunciato venerdì il padronato dei gessatori; oltre alla fase di stallo nei colloqui per il rinnovo del contratto collettivo in scadenza a fine anno, l'associazione sindacale rileva come la figura del manovale sia abusata.
Infatti, stando ai dati della commissione paritetica, attualmente in Ticino la metà dei gessatori appartiene a questa categoria. In totale sono 700, il che costituisce una cifra ritenuta anomala. Vero è che, come ha rimarcato Igor Cima, responsabile dell’ambito Artigianato del sindacato, il salario medio nel settore è sceso dai 51’000 franchi del 2000 ai 34’000 del 2014.
Per bloccare tale regressione, UNIA vorrebbe portare dei correttivi al contratto collettivo settoriale in scadenza, appunto, a fine 2016. Tuttavia si tratta di un dialogo tra sordi, in quanto tale orientamento non soddisfa il padronato, il quale chiede invece la riduzione del 10% dei salari e la creazione della nuova categoria del garzone, inferiore a quella del manovale.
CSI/EnCa
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