Per circa un secolo sulle pareti dello scalone monumentale della Caserma Giacomo Acqua a Roma sono stati conservati due affreschi: nel primo era rappresentata una donna, nell’altro un uomo. Nessuno sapeva chi fosse l’autore, quale la provenienza e il valore di quelle opere. Poi, complice il lockdown del 2020, la scoperta: si trattava di due parti dello stesso affresco, rappresentante Adamo ed Eva, realizzato nel 1695 dal ticinese Ludovico David sulla cupola della cappella del Collegio Clementino (demolito nel 1936 per la costruzione degli argini del Tevere). Le due sezioni erano state attaccate in senso invertito rispetto alla loro naturale posizione rendendo ancora più complesso il riconoscimento.
A comprendere la provenienza dei due affreschi è stato l’architetto Alessandro Mascherucci della Soprintendenza Speciale di Roma grazie allo studio, durante il lockdown, di foto dell’affresco scattate prima della demolizione. È in corso il restauro.