Il Gran consiglio ticinese ha bocciato lunedì l’iniziativa per una legge sugli atti parlamentari popolari presentata dal deputato Franco Denti (PPD) nel marzo 2013. Il popolo continuerà dunque a non disporre di uno strumento di natura consultiva, fatta eccezione per la petizione che però non impone alcun obbligo di trattazione nel merito.
“Vogliamo estendere i diritti dei cittadini in un modo moderno e innovativo”, ha detto il primo firmatario dell’iniziativa durante il dibattito, ma il Legislativo si è opposto fermamente. “La voce del popolo siamo noi” è stato detto, inoltre i cittadini non hanno mai manifestato la necessità di disporre di nuovi strumenti per interagire con la politica. I voti contrari sono stati 45, mentre i favorevoli - soprattutto fra i ranghi della Lega e dei Verdi - sono stati 25. Un deputato si è infine astenuto.
SP
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