L’ordinanza voluta dalla città di Lugano per porre fine alla presenza di prostitute in appartamenti situati in aree cosiddette “sensibili” ha portato i suoi frutti. Come riferisce venerdì il Giornale del Popolo, meno di un quinto degli appartamenti posti sotto controllo (una quindicina) non rispetta le normative legislative.
Per quel che riguarda la rimanente, maggior quota di spazi abitativi tornati “legali”, i proprietari si sono messi in regola ponendo fine all’attività, anche se non è escluso che si sia semplicemente provveduto a uno spostamento verso le zone meno densamente popolate.
In merito ai casi ancora aperti, la polizia comunale luganese ha riferito di aver previsto un’ulteriore verifica programmata nei prossimi giorni, dopo la quale si passerà all’atto ponendo i sigilli agli appartamenti stessi.
Red. MM/EnCa