È stata condannata a una pena detentiva di 3 anni, di cui 6 mesi da espiare, la 30enne che nel marzo del 2018 aveva investito due motociclisti fermi a un semaforo provocando la morte di uno di loro. La Corte delle assise criminali di Lugano l'ha riconosciuta colpevole di omicidio colposo, ripetuta grave infrazione alla legge federale sulla circolazione stradale, guida in stato di inattitudine e senza licenza di condurre.
Durante l'inchiesta, era emerso che la donna si era scattata dei selfie mentre era alla guida oltre a inviare diversi messaggi. Da qui l'infrazione grave alla legge federale sulla circolazione, anche se non è stato provato il nesso tra gli scatti e l'incidente. Inoltre, aveva fumato della cannabis la sera precedente, e la sua licenzia di condurre bulgara non è riconosciuta in Svizzera.
Secondo la corte, che ha basato il suo giudizio sulle perizie, l'incidente mortale è stato provocato dall'alta velocità (70 all'ora proprio prima dell'impatto), il non aver mantenuto le distanze necessarie e evidentemente la disattenzione. Secondo i periti, se avesse reagito anche mezzo secondo prima le cose sarebbero andate diversamente.
I due motociclisti erano una coppia di francesi in viaggio di nozze. Si erano fermati al semaforo di un cantiere situato a poco meno di un chilometro dopo il centro di Riva san Vitale, quando sono stati investiti dall'auto guidata dalla donna. La moglie è rimasta ferita, mentre il marito 51enne è finito sotto l'auto, riportando ferite mortali.
Guida irresponsabile e fatale
Il Quotidiano 06.10.2021, 21:00