Ticino e Grigioni

Niente divieto per la bandiera UE

Il Gran Consiglio ticinese boccia la proposta di Bignasca. Ducry: “Il Ticino è stato creato dall’Europa”

  • 09.05.2017, 19:01
  • 23.11.2024, 05:46
La bandiera UE esposta a Lugano

La bandiera UE esposta a Lugano

  • tipress

In Ticino non ci sarà nessun divieto di esporre la bandiera dell'UE nei comuni ticinesi il 5 di maggio, come chiesto da Boris Bignasca (Lega). Lo ha deciso martedì il Gran Consiglio accogliendo - con 44 voti favorevoli (PLR, PPD, PS), 26 contrari (Lega, UDC, Verdi) e 7 astenuti - il messaggio di maggioranza che proponeva di bocciare la mozione del deputato leghista.

L’atto simbolico di esporre la bandiera europea il 5 di maggio in Ticino - ricordiamo - si riferisce alla commemorazione della costituzione, in quel giorno del 1949, del Consiglio d’Europa con sede a Strasburgo, del quale la Svizzera fa parte dal 1963.

“Oggi potremmo essere definiti gli spinosi galli ribelli”, ha sostenuto Tiziano Galeazzi (UDC), relatore di minoranza. “In gioco non vi è la bandiera, ma un messaggio politico che va oltre l’orizzonte”.

“Il Ticino è stato creato dall’Europa. I nostri colori ce li ha dati Napoleone Bonaparte: sono quelli della bandiera di Parigi. E oggi discutiamo semplicemente della nostra esistenza in un continente”, ha ricordato in aula Jacques Ducry (PS), relatore del messaggio di maggioranza. Una tesi che la maggioranza del Gran Consiglio ha deciso di appoggiare.

joe.p.

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