Ticino e Grigioni

Non solo il "Bisse d'Ayent"

Opere come quella presente sul nuovo 100 franchi ce ne sono di simili anche in Ticino: un esempio è l'acquedotto in Val Cana

  • 13.09.2019, 20:04
  • 22.11.2024, 21:10
02:09

CSI 18.00 del 13.09.2019: il servizio di Luigi Frasa

RSI Info 13.09.2019, 20:00

  • Keystone
Di: FD/CSI 

Il nuovo 100 franchi è sbarcato nella Svizzera italiana. Sulla banconota è rappresentato il "Bisse d'Ayent", la favolosa opera idraulica quattrocentesca vallesana che simboleggia, sulla cartamoneta, i temi della solidarietà e l'acqua. Acquedotti frutto dell'ingegneria idrica alpigiana sono però presenti anche in Ticino. Un esempio è quello in sasso di Val Cana, sopra a Fusio in Vallemaggia. Qui l'acqua scorre fino al lago Mognola, a 2'000 metri d'altitudine. Questa struttura si pensa sia stata costruita nel Settecento o all'inizio dell'Ottocento per far giungere l'acqua ad alcuni alpeggi che ne erano sprovvisti.

L'acquedotto in Val Cana

L'acquedotto in Val Cana

"È un forte valore storico ed etnografico, perché gli acquedotti in sasso in Ticino a un'altitudine così elevata penso che non ce ne siano", ha spiegato il presidente, ora onorario, Armando Donati. Poi, però, la struttura ha smesso di funzionare. Il motivo ce lo spiega ancora Donati: "L'acquedotto è rimasto in funzione fino al 1955, poi hanno messo i tubi in ferro in quella zona e l'hanno sotterrato". Il restauro, avvenuto con la medesima tecnica di 200 e oltre anni fa, è stato promosso in due tappe tra il 1997 e il 2005 dall'Associazione patrimonio artistico e architettonico della Vallemaggia per una spesa totale di 200'000 franchi.

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