Norman Gobbi (con 72 schede sulle 82 distribuite) è ufficialmente candidato al Consiglio federale per l’Unione democratica di centro. Il consigliere di Stato della Lega dei ticinesi è infatti stato inserito nel ticket a tre democentrista che affronterà, il prossimo 9 dicembre, l’Assemblea federale chiamata a eleggere i membri del Governo e a trovare un sostituto alla dimissionaria consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. Accompagnano Gobbi il vodese Guy Parmelin e Thomas Aeschi di Zugo, da molti visto come candidato ideale al Consiglio fedrale. Aeschi, 36 anni, economista laureato a all'Uni di San Gallo e ad Harvard, rappresenta la nuova generazione democentrista che si sta affacciando alla ribalta politica nazionale.
I tre prescelti per il ticket democentrista
La decisione di inserire nella pattuglia UDC il consigliere di Stato, dopo che nel pomeriggio il gruppo alle Camere federali democentrista ha sentito i candidati che erano in lizza per l’assegnazione di un posto nel ticket per il Governo, è arrivata in serata e comunicata dal capogruppo UDC alle Camere Adrian Amstuzt. Norman Gobbi si è affidato ad un breve comunicato in tre lingue per ringraziare l'UDC di averlo voluto mettere nel "tricket" e di aver voluto tenere in considerazione la Svizzera italiana.
I deputati e senatori democentrasti hanno quindi optato per "tricket" con tre candidati, dando quindi seguito alla volontà del presidente Brunner di portare alla corsa per il secondo seggio in Consiglio federale tre candidati, uno per ogni regione linguistica, come ventilato nelle scorse settimane. Sugli 11 candidati che si erano presentati in tempo utile all'esame del gruppo parlamentare, via via il numero dei papabili è andato restringendosi complici alcune rinunce e alcune valutazioni partitiche che hanno "eliminato" taluni candidati. Tra questi il grigionese Heinz Brand che molti davano per favorito alla corsa per il 9 dicembre.
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