Il Municipio di Mesocco pensa ora a nuove soluzioni dopo il crollo del ponte "romano", un ponte medievale molto apprezzato dai turisti, collassato tra Pian San Giacomo e San Bernardino, in Alta Mesolcina.
I valichi alpini, si sa, raccontano storie antiche e la Mesolcina non fa eccezione. Qui se ne trovano infatti tre, di differenti epoche: pre-medievale, medievale e moderna. E addirittura chi si avventura per i sentieri potrebbe incontrare manufatti, viadotti o ponti, come il "ponte romano". "Questo ponte, chiamato ponte "romano, in realtà è un ponte costruito in epoca medievale. È utilizzato dai turisti, è molto frequentato, in quanto fa parte di un percorso che da Pian San Giacomo si collega al San Bernardino. È utilizzato sia dagli escursionisti che dagli appassionati di mountain bike. A fine '800 è stato ristrutturato", spiega Mattia Ciocco, sindaco di Mesocco.
Da allora tutto bene, almeno fino a qualche anno fa. "È stato riscontrato che era pericoloso ed è chiuso dal 2018. Il nuovo Municipio, che ha iniziato la legislatura a gennaio, ha trovato questa problematica e si è subito attivato per cercare soluzioni. Abbiamo raccolto offerte, per poterlo risanare. E abbiamo portato i documenti per iniziare i lavori davanti al Consiglio comunale di giugno per poter ricevere il credito necessario per la ristrutturazione. Purtroppo pochi giorni prima di andare in votazione il ponte è crollato", racconta Ciocco.
Lapidario il comunicato apparso sul sito del Comune di Mesocco il 20 giugno, dopo la seduta di Consiglio Comunale del 19 giugno: “Annullata la trattanda relativa al consolidamento del ponte di Caurga, a seguito del suo cedimento”.
Con il senno di poi, si poteva agire prima? "Il ponte è in un posto non così facile, in quanto sono presenti anche deflussi dalla diga soprastante. Chiaramente con il senno di poi si sarebbero potuti fare interventi per metterlo perlomeno in sicurezza", dice Ciocco.
Buone notizie, però: il Municipio sta già elaborando un nuovo progetto con un architetto del posto. "L'idea è quella di ricreare questo arco storico, questo arco tipico "romano", ma con materiali differenti rispetto al sasso attuale: l'idea è quella di ricostruire le due sponde con i sassi, ma la passerella con materiale che può essere legno e ferro", spiega Ciocco. Il Municipio spera di iniziare i lavori nel 2024.
Il progetto del Comune