Con l’udienza di mercoledì 23 ottobre la pubblica accusa ha concluso i suoi testi. Ora tocca alla difesa citare testimoni e quella di Ezio Gatti, presunto organizzatore del duplice omicidio di Zalende (frazione di Brusio) ha già annunciato una sforbiciata. L’avvocato Carlo Taormina ha infatti rinunciato a molti nominativi. Non così la collega Rossella Scalvi, che difende Ruslan Cojocaru, ritenuto il presunto killer della mattanza avvenuta il 20 novembre del 2010. La difesa del moldavo per ora non rinuncia ai suoi 38 testimoni.
La prossima udienza (13 novembre) verranno citati diversi poschiavini: parenti strettissimi della coppia uccisa, il loro avvocato di fiducia - che ha già annunciato di volersi avvalere del segreto professionale – e l’ex autotrasportatore di Poschiavo che risulta ancora oggi indagato in Svizzera.
Video conferenza da Coira
Il rischio che però non si presentino spontaneamente al banco dei testimoni non è remoto e così la Corte d’Assise di Sondrio gioca d’anticipo e affronta l’evenienza di una rogatoria internazionale.
Perché se è vero che i due presunti autori del duplice delitto di Zalende possono restare dietro le sbarre sino al prossimo 9 luglio con possibilità di proroga di altri due mesi della carcerazione preventiva (così ha deciso la corte in apertura di udienza) è anche vero che la procedura per acquisire la deposizione dei testi stranieri potrebbe richiedere mesi e mesi di tempo. Di qui l’esplicita richiesta della Corte alla pubblica accusa: attivarsi per organizzare una videoconferenza con Coira dove gli eventuali testi reticenti saranno obbligati a presentarsi dall’autorità elvetica.
Antonia Marsetti
Gallery video - Processo Brusio, verso la rogatoria