Il sindacato OCST non ci sta e mercoledì pomeriggio si è presentato davanti alla Deltacarb di Pambio-Noranco per un’azione di protesta. Il motivo? La decisione dell’azienda, che impiega 29 dipendenti, di decurtare del 15% lo stipendio dei lavoratori frontalieri (21 in tutto) quale misura di contenimento dei costi per far fronte all’apprezzamento del franco.
Striscione dell'OCST
Con l’aumento del valore del franco, segnala l’azienda, Deltacarb ha perso competitività e numerosi clienti hanno chiesto diminuzioni dei prezzi. La misura, si legge in una nota, “non penalizza il frontaliere in quanto porta a casa non meno della stessa cifra dello scorso anno (il valore del franco nei confronti della moneta comunitaria è aumentato del 20%, ndr) e ci permette nell’immediato di contenere i costi aziendali”.
Il sindacato lamenta tuttavia una “palese violazione della legge”, che impedisce ai datori di lavoro di intervenire unilateralmente sul salario per far fronte ai rischi aziendali. “Ancor più grave – si legge in una nota dell’OCST – è che chi ha osato opporsi è stato licenziato”.
ludoC
Dal Quotidiano
04.02.2015: Stipendi tagliati alla Deltacarb
CSI 18.00 del 04.02.15 - Il servizio di Darco Degrussa
CSI 18.00 del 04.02.15 - Meinrado Robbiani, segretario cantonale della OCST, al telefono con Furio Ghielmini