Molti ticinesi sono confrontati in questi giorni con raffreddori e altre malattie respiratorie. Una nuova ondata influenzale? Quello che sta arrivando al termine è stato un inverno particolare e non solo per l'assenza di precipitazioni e le temperature anomale, ma anche per l'andamento dei virus stagionali. Lo conferma ai microfoni della RSI il medico cantonale Giorgio Merlani: di solito si assiste a un picco influenzale fra Natale e carnevale, mentre questa volta "è venuta molto presto, già da novembre, con un picco prima di Natale relativamente alto, anche se non con un impatto straordinario in termini di complicazioni e decessi", spiega Merlani.
Casi con referto positivo che attesta l’influenza registrati nel quadro dell’obbligo di dichiarazione
Quella era l'influenza A, "adesso vediamo l'influenza B", dice il medico cantonale. La particolarità sta quindi nel secondo picco constatato in questi ultimi tempi ma ormai anch'esso superato: ora "sta di nuovo scendendo". Questo virus è meno aggressivo del precedente, causa patologie più leggere, ma non va comunque confuso con i raffreddori. Questi ultimi "non fanno febbre o ne fanno poca. Causano mal di gola, tosse, naso toppo o che cola", spiega Merlani. Possono anche essere più di uno in una stagione "perché ci sono virus diversi e non lasciano una grande immunità".
Il Covid è ancora tra noi
E il Covid? Non se ne parla più ma non è scomparso. Attualmente - il dato è di mercoledì - le persone positive fra i pazienti degli ospedali ticinesi sono 60, di cui 3 ricoverate in terapia intensiva. Nell'ultima settimana ne sono morte 2, dall'inizio dell'anno 26. Il totale da quando la pandemia scoppiò a inizio 2020 è salito a 1'336.